Mercoledì 1 aprile
Parte della penisola arabica è stata colpita da una violenta e lunga tempesta di sabbia.
La visibilità è di pochi metri;
giriamo con le mascherine, la città è bloccata, gli aeroporti in stallo.
La finestra della mia camera ha uno spiffero che non si chiude e dopo un po' respiro sabbia.
Trasloco in un'altra stanza dell'albergo.
Cose che capitano quando si vive nel deserto.
Dopo 14 giorni in Italia il rientro già non è facile di suo.
Ma qui ci si mettono anche gli elementi.
E pure d'impegno, cacchio!
Vabbè.
Nei giorni successivi le cose si rimettono al bello:
prendo un'auto a noleggio per girare un po' i dintorni;
il tempo è bello e caldo quanto basta;
il lavoro va bene;
domenica arriva il mac nuovo;
mi hanno annunciato la partenza per Jeddah per il giorno 16.
Ok. Affrontiamo il WE.
Venerdì
Salam Park.
Un'oasi di verde nell'impossibile traffico della capitale.
Vado a rilassarmi sotto una palma con il mio libro nuovo.
Arrivo alla biglietteria:
Bigliettaio: (Sguardo strano)
Io: Un biglietto
Bigliettaio: 5 Ryal
Io: (pago)
Bigliettaio: (mi dà il biglietto) E la Lady dov'è?
Io: Quale Lady?
Bigliettaio: La lady!
Io: NON C'E' NESSUNA LADY!
Bigliettaio: (sguardo disgustato) allora non può entrare!
Io: perché?
Bigliettaio: Possono entrare solo le famiglie!
Io: (provo un misto di l'incredulità e vergogna per la mia orrenda condizione)
Ma è solo un parco pubblico!
Ma è solo un parco pubblico!
Secondo Bigliettaio: (ride a crepapelle) Niente Lady niente parco!
Io: (al secondo bigliettaio) Hai una lady da prestarmi?
Secondo Bigliettaio: (si rotola dalle risate)
Bigliettaio: mi ridia il biglietto.
Me ne vado con la testa bassa: discriminato perché "uomo solo"
Ma non erano le donne quelle discriminate in Arabia?
Me ne vado al sud verso Al Asha
un'oasi a palmeto sul Fiume Riyadh
che vale i 40km che servono per raggiungerla.
Al ritorno:
Ristorante Armeno Libanese
considerato uno dei migliori della città.
ho saltato il pranzo, mi rifaccio con la cena.
Fila all'ingresso
davanti a me solo gruppi di donne in Abaya nero
e alcuni uomini che coordinano il "traffico"; forse mariti.
Ogni ingresso è preceduto da lunghe discussioni che ovviamente non capisco
ma aspetto il mio turno fiducioso.
Maitre: Buonasera.
Io: Buonasera, sono solo.
Maitre: Ah! mi dispiace!
Io: Perchè?
Maître: Non può entrare.
Io: ma c'è solo quest'ingresso! da dove devo entrare? (nei ristoranti Sauditi ci sono ingressi separati per uomini e donne)
Maître: No guardi, non può proprio entrare.
Io: (mi viene da piangere ma mi trattengo) … Perché!!!!
Maître: E' solo per famiglie.
Io: Tutto il ristorante?
Maître: Si.
Io: (quasi supplicante) Sempre? Tutti i giorni?
Maître: Si. Ma se vuole può venire dalle 1:00 alle 5:00;
Io: Ma io ho fame adesso!
(ho un istinto omicida verso il maître che sogghigna)
(ho un istinto omicida verso il maître che sogghigna)
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